In merito alla diatriba suscitata dalle affermazioni del Presidente della Municipalità 8 di Scampia, se concedere o meno una location per la realizzazione della fiction "Gomorra 2" che ha coinvolto l'opera di Roberto Saviano, di cui ha parlato la stampa nazionale e la TV,
Domenico Pizzuti ci ha inviato una nota di riflessione e una dichiarazione alla stampa, per evidenziare affermazioni strumentali, incaute e non veritiere.
Dichiarazione di p. Domenico Pizzuti
Venerdì sera nel corso della prima serata della trasmissione “Leader” su canale 3, condotta da Lucia Annunziata e focalizzata sull’ex PM Salvatore Ingroia che capeggia la lista “Rivoluzione civile”, inaspettatamente in seconda fila nel salotto televisivo abbiamo visto il Presidente della VIII Municipalità, Avv. Angelo Pisani, ben noto per le sue esternazioni avverso la realizzazione della fiction “Gomorra 2” .
In primo luogo, a meno che non vogliamo parlare di circo mediatico che tritura tutto senza discernimento, è sembrato fuori luogo dare voce in una trasmissione di carattere nazionale ad un personaggio le cui posizioni sulla location o meno della fiction “Gomorra 2” sono state a loro volta contestate da cittadini ed associazioni preoccupate da prese di posizione populiste e strumentali. Esse non giovano solo al buon nome di Scampia quanto alla centralità di un dibattito su un progetto di crescita sociale, culturale e civile di questo quartiere con le forze sane e preparate come le Associazioni sociali, culturali, civili operanti da anni sul terreno.
In secondo luogo, abbiamo ascoltato preoccupati se non allibiti, non tanto l’affermazione del Pisani di farsi interprete di sentimenti della gente (cioè la pancia) rispetto a fiction ipoteticamente ripetitive di stigma negativi da respingere, quanto l’affermazione non contestata (se non andiamo errati) nella trasmissione che il degrado di Scampia non sarebbe da attribuire alla presenza della “camorra” (sic!), quanto alla mancanza di politiche in favore di questa periferia da parte delle passate amministrazioni comunali di destra o sinistra che fossero.
Riteniamo l’affermazione non solo non rispondente ad un’analisi storico-sociale, ma con una gravità inaudita esimente la criminalità organizzata con i suoi metodi e traffici perversi da ogni responsabilità per il buon o cattivo nome di Scampia. quando nei mesi scorsi come è noto le forze dell’ordine congiunte con impegno e continuità hanno operato per l’eliminazione delle piazze di spaccio ed il controllo del territorio. Se non siamo “beoti” è un insulto ed un tradimento all’azione di contrasto nei confronti della criminalità organizzata, che non va accettato.
L’appello è alle forze sane della società civile per un motivato e pubblico rigetto di queste affermazioni, per non doversi pentire di essere rimasti a guardare senza reagire di fronte ad un personaggio reale e non virtuale, che spunta con la faccia tosta dallo schermo del nostro televisore senza “pagare il dazio” di inaudite affermazioni.
Napoli, 19 gennaio 2013